Qualche mese fa sul "Fatto Alimentare" importante sito riguardante l'alimentazione, è apparso il "diario non autorizzato" scritto da un' insegnante milanese la quale informava cosa veniva servito ai bambini ma soprattutto se il cibo era apprezzato dai piccoli. Vorrei pertanto proporre una scala eudonistica facciale che a mio avviso, trova un'applicazione sicuramente più chiara nella valutazione del gradimento dei pasti serviti nella mensa scolastica. Le maestre in primo luogo devono creare degli "smile" che raffigurino il grado di preferenza del piatto servito; ad ogni espressione facciale corrisponde un numero in modo che il gradimento di un piatto possa essere matematizzato, confrontato rendendolo in qualche modo oggettivo e far sì che possa diventare un dato utile a disposizioni di ASL e uffici comunali. In secondo luogo oltre a scegliere l'espressione facciale corrispondente al gradimento il bambino dovrà anche esprimere con qualche riga il motivo della sua risposta in modo che sia in grado di riflettere in maniera resposansibile tracciando delle mappe ragionate di gradimento e rifiuto.Questo metodo diventa fondamentale anche a livello di indagine sociologica dal momento che permette di individuare le qualità dei prodotti apprezzati e rifiutati dai bambini attraverso le quali si ricavano orientamenti dei consumi generazionali.
Per ulteriori informazioni per "il diario non autorizzato" : http://www.ilfattoalimentare.it/26-30-milano-ristorazione.html